Dario Miccoli – Giuntina, 2016 – 122 pages – Mizrahim, orientali – così vengono chiamati in Israele gli ebrei originari dei paesi del Medio Oriente e Nord Africa, arrivati in quel paese a partire dagli anni Cinquanta e Sessanta, e i loro discendenti. Per lungo tempo ai margini dello spazio sociale e politico nazionale, così come della cultura e della letteratura, i mizrahim stanno oggi vivendo una fase di grande mutamento e fermento. A partireda uno sguardo ampio alla storia letteraria e culturale israeliana, il volume analizza le tre generazioni sin qui esistenti di narratori e poeti di origine “orientale”: dalla letteratura del “campo di transito” – a tratti nostalgica e folklorica – di Sami Michael, alle seconde generazioni degli anni Ottanta e Novanta e a scrittori quali Ronit Matalon, per finire con giovani poeti e romanzieri corre Almog Behar, che nell’Israele di oggi tentano di riscoprire l’identità ebraico-araba dei loro nonni e genitori. La letteratura israeliana mizrahi interpreta così le narrazioni e le memorie dei mizrahim come un’insolita ma interessante lente attraverso la quale guardare a Israele, riscoprendo i numerosi legami culturali e storici che legano questo paese e l’ebraismo alla civiltà arabo-musulrnana.